Si tratta di un elemento centrale del palazzo e un passaggio fondamentale verso l’Appartamento Storico e la Cappella Reale
Il Palazzo Reale di Napoli continua a rivelarsi un simbolo di storia e cultura, non solo per la sua architettura ma anche per la ricchezza dei suoi interni. Recentemente, si sono conclusi con successo i lavori di restauro, pulizia e lucidatura dello Scalone d’Onore, un intervento che ha richiesto cento giorni di lavoro meticoloso. Questo scalone, che si estende per 750 metri quadrati e raggiunge un’altezza di circa 30 metri, è un elemento centrale del palazzo e un passaggio fondamentale verso l’Appartamento Storico e la Cappella Reale.
Paola Ricciardi, dirigente delegato dal Direttore generale Musei Massimo Osanna, ha dichiarato che questo intervento rappresenta solo un tassello di un vasto programma di lavori in corso all’interno del Palazzo Reale. “Oggi, nello stesso momento possiamo osservare i risultati di un restauro concluso e i lavori di un cantiere aperto,” ha spiegato Ricciardi, sottolineando l’importanza di rendere partecipi i visitatori del lavoro dei restauratori. Questo impegno è stato reso ancora più visibile attraverso una piccola mostra fotografica che documenta il processo di restauro, trasformando un’attività tecnica in un’esperienza artistica.
Lo Scalone d’Onore, con il suo marmoroso splendore, aveva subito nel corso degli anni l’azione corrosiva del tempo, degli incendi e delle intemperie, che avevano lasciato segni visibili sulla sua superficie. Grazie al lavoro di conservazione, queste macchie sono state significativamente attenuate, restituendo al marmo di Carrara la sua luminosità originale. Questo processo di recupero non è solo estetico, ma rappresenta anche un’importante opera di tutela del patrimonio culturale.
Oltre ai lavori di restauro dello scalone, sono in corso anche interventi urgenti nella Cappella Reale, i cui interni sono stati danneggiati da infiltrazioni d’acqua nel corso degli anni. Almerinda Padricelli, funzionario architetto di Palazzo Reale e responsabile del progetto, ha spiegato che i due interventi sono finanziati dal Grande Progetto del Ministero della Cultura. “Il primo restituisce la visione luminosa e candida dei marmi dello Scalone,” ha affermato Padricelli, “mentre il secondo intervento ci ha permesso di consolidare e mappare superfici preziose, consentendo anche studi approfonditi per orientare la progettazione del futuro cantiere di completamento del restauro delle superfici.”
La messa in sicurezza della Cappella, effettuata con carattere di somma urgenza, ha richiesto un investimento di 400mila euro. Questo intervento è fondamentale per garantire la stabilità e la sicurezza della struttura, precedendo un restauro più ampio delle parti ammalorate che avrà un costo complessivo di un milione di euro. La Cappella Reale non è solo un luogo di culto ma anche un importante esempio di arte e architettura del periodo, con decorazioni che meritano di essere preservate per le generazioni future.
L’importanza di tali interventi va oltre il semplice restauro fisico; rappresentano un atto di responsabilità verso la nostra eredità culturale. Il Palazzo Reale di Napoli, che è stato testimone di eventi storici significativi, continua a essere un luogo di grande richiamo per turisti e studiosi. La sua valorizzazione attraverso i restauri non solo aiuta a preservare la bellezza dell’architettura storica, ma contribuisce anche a mantenere viva la memoria collettiva di una città che ha molto da raccontare.
Le attività di restauro, per quanto siano tecnicamente complesse, sono anche un’opportunità per coinvolgere il pubblico e stimolare un interesse più profondo per l’arte e la storia. Attraverso la trasparenza dei processi e l’apertura al pubblico, si crea un legame più forte tra il patrimonio culturale e la comunità, un legame che può portare a una maggiore consapevolezza e apprezzamento per ciò che il Palazzo Reale rappresenta.
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