Il Diavolo veste Prada avrà un sequel

Si vocifera che la stessa Meryl Streep abbia dato la sua disponibilità a tornare nei panni (e negli occhiali da sole) dell’iconica Miranda Priestly

Stai navigando tra i servizi di streaming, indeciso su cosa guardare? Alla fine, la scelta ricade su un classico: “Il Diavolo veste Prada“. Sì, quel film del 2006 che hai visto e rivisto decine di volte, e che continui a riguardare per dimostrare al mondo di amare le storie al femminile (e di sapere che Adrian Grenier era il vero cattivo della pellicola). Ma quello che non sai, mentre Andy Sachs arranca per le strade di New York con i suoi stivali Chanel, è che potresti essere a un passo dal vedere una nuova storia di Miranda Priestly prendere vita.

Secondo alcune indiscrezioni, un sequel de “Il Diavolo veste Prada” sarebbe in lavorazione. E non solo: pare che la sceneggiatrice originale, Aline Brosh McKenna, sia stata scelta per scrivere la sceneggiatura, mentre Wendy Finerman tornerà nel ruolo di produttrice.

Ma c’è di più. Si vocifera che la stessa Meryl Streep abbia dato la sua disponibilità a tornare nei panni (e negli occhiali da sole) dell’iconica Miranda Priestly.

Sì, avete capito bene. Meryl Streep.

Ma dietro a quello che potrebbe sembrare un semplice gossip si nasconde un business milionario e innumerevoli posti di lavoro. E la cosa ancora più interessante è che la notizia è trapelata subito dopo l’annuncio della partecipazione di Vanessa Williams nel ruolo di Miranda Priestly nella versione teatrale di “The Devil Wears Prada” a Londra, nel weekend del 4 luglio. Coincidenza? Forse.

Al momento, non ci sono conferme ufficiali sulla trama del sequel, ma alcune voci suggeriscono che la storia potrebbe concentrarsi su Miranda Priestly alle prese con la chiusura del magazine di moda che l’ha resa famosa, Runway. Immaginate la scena: Miranda, con il suo inconfondibile sguardo gelido, che affronta gli squali della finanza per salvare il suo impero editoriale.

La prospettiva di rivedere Meryl Streep nei panni di Miranda Priestly è sicuramente allettante. Ma il successo di un sequel dipende da molti fattori. Riuscirà Aline Brosh McKenna a catturare nuovamente la magia del primo film? E soprattutto, cosa ne sarà di Andy Sachs? Riuscirà a sfuggire al richiamo del mondo della moda (e di Miranda) per sempre?

Le domande sono ancora molte, ma una cosa è certa: l’annuncio di un possibile sequel de “Il Diavolo veste Prada” ha riacceso l’interesse per un film che, a distanza di anni, continua ad affascinare e a far discutere. E chissà, magari tra qualche anno ci ritroveremo a commentare le nuove, diaboliche avventure di Miranda Priestly.