Ci sono alcuni quadri molto particolari, che possono farci credere che i primi avvistamenti Ufo siano avvenuti centinaia di anni fa
Quando si pensa a navicelle spaziali e vita extraterrestre, probabilmente la prima cosa a venire in mente sono i film di fantascienza o le tecnologie più sofisticate della NASA, che ogni anno si avventura in orbita per trovare risposta alla grande domanda: siamo soli in questo universo?
Forse non ti sarebbe mai venuto in mente di cercare delle prove dell’esistenza di vita extraterrestre nel passato, o più precisamente, nei quadri del passato. Eppure, ci sono delle rappresentazioni artistiche con strane forme proprio in mezzo al cielo, che ricordano la forma di un disco volante.
Non ci credi? Ecco quali sono i quadri che ti lasceranno senza parole per questo particolare inquietante.
Letteralmente UFO significa: Unidentified Flying Object, ovvero oggetto volante non identificato. E per quanto possa sembrare strano, degli oggetti simili sono individuabili in opere d’arte già a partire dal 1400.
Scopriamo in quali opere possiamo trovare traccia di questi dischi volanti.
In questo dipinto, a primo acchito, non ci sembra mancare nulla, ed effettivamente è così: classica rappresentazione cristiana della Madonna e del piccolo Gesù bambino, eppure in cielo, proprio accanto alla testa della Madonna c’è qualcosa che vortica in cielo. Che si tratti di una nube luminosa? Di una stella un po’ troppo grande? Forse, ma non si può negare il rimando a un disco volante.
Non è chiaro se quest’opera appartenga Sebastiano Mainardi, Jacopo del Sellaio o a Miller, però anche la sua forma non ci sembra del tutto casuale… infatti è tondo, o meglio a disco. Coincidenze?
Voliamo in Georgia e per ammirare un quadro che ci lascia letteralmente senza parole. Perché, se nell’opera precedente potevamo avere qualche dubbio, le due figure che si librano in cielo ai due lati di Cristo morente non possono essere altro che due navicelle spaziali, una rossa e una verde. Si può addirittura ammirare la loro scia celeste.
Masolino da Panicale non ha messo una o due navicelle spaziali in quest’opera, ci ha preso gusto e ha riempito il cielo di dischi volanti. Ma si tratta davvero di Ufo o sono delle semplici nubi lenticolari? Non possiamo saperlo con certezza… ma l’abbondanza di questi ovali schiacciati, ci ricorda in automatico i migliori film di fantascienza a tema invasione aliena.
Quando si nominano i Maya si pensa subito a qualcosa di mistico e al di là della ragione umana. Perciò, osservando i templi di queste popolazioni, non ci stupisce ci siano elementi architettonici che richiamo figure extraterrestri. Non è una novità che questi popoli si tramandassero di generazione in generazione racconti fantasiosi e poco verosimili, ma alcune di queste strutture sono talmente ben fatte da farci venire qualche inquietante dubbio.
Eppure, bisogna fare attenzione ai falsi: secondo alcuni studiosi, tutte le dicerie e i racconti relativi a forme di vita aliene scoperte dalle popolazioni Maya, potrebbe aver indotto dei fan del mistico a ricreare, nel corso degli anni, delle strutture o delle testimonianze false, che in realtà quindi non risalgono all’epoca dei Maya ma sono postume, dense di credenze popolari e tentativi di imitazione.
In Kosovo si trova un monastero la cui cupola nasconde una Crocifissione di Cristo veramente poco convenzionale. Si tratta di un dipinto del XIV secolo che si trova a ben 15 metri da terra, eppure, anche se così in alto, si riescono a distinguere delle strane capsule spaziali che volteggiano alle due estremità del quadro, con tanto di scia che le circonda. Se si fa zoom è possibile notare che queste navicelle non sono vuote: qualcuno le sta guidando, che si tratti di un pilota extraterrestre?
Non sappiamo se si tratti davvero di strani oggetti non identificabili che i nostri antenati hanno avuto modo di vedere. Forse fanno semplicemente parte di un’iconografia cristiana dell’epoca medievale e rinascimentale.
Nelle Sacre Scritture, infatti, ci sono molti rimandi ad angeli che volano avvolti da fasci di luce e può essere che gli artisti dell’epoca abbiano cercato di declinare a loro modo queste figure celesti, senza sapere ovviamente che centinaia di anni dopo, noi avremmo potute accostarle a strane forme di vita aliena.
In conclusione, forse gli strani avvisamenti nei cieli non sono una novità, ed è risaputo che un tempo si cercava di attribuire al divino qualsiasi manifestazione, naturale e non, a cui non si riusciva a dare una spiegazione. Non sapremo mai la verità, ma sicuramente i nostri occhi percepiscono in queste opere un’ambiguità disturbante che ci fa riflettere e viaggiare con la mente in universi sconosciuti.
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