Una donazione da sogno che farebbe la gioia di qualunque museo
Il rinomato produttore televisivo Dick Wolf ha reso straordinaria la stagione natalizia per il Metropolitan Museum of Art di New York con una donazione eccezionale che ha lasciato senza fiato gli appassionati d’arte e gli amanti della cultura.
Wolf, famoso creatore della serie televisiva “Law & Order“, ha donato al Metropolitan Museum oltre 200 opere d’arte che spaziano dal Rinascimento al XIX secolo, arricchendo i dipartimenti di Pittura Europea, Scultura e Arti Decorative Europee, Disegni e Stampe.
Le opere donate includono capolavori di artisti del calibro di Artemisia Gentileschi, Botticelli e Vincent van Gogh, che avranno prestigioso alloggio nelle gallerie 500 e 503 del museo, le quali saranno ribattezzate “Dick Wolf Galleries” in onore del generoso benefattore.
La donazione di Wolf, una delle più significative nella storia del Met, è stata accolta con entusiasmo da Max Hollein, CEO del museo, che ha dichiarato: “Con la sua straordinaria raccolta di dipinti europei, sculture, arti decorative e opere su carta, la Collezione Dick Wolf trasforma e conferisce nuove dimensioni alle collezioni del Metropolitan Museum of Art”.
Tra i gioielli della collezione si trova già la “Madonna con Bambino” di Orazio Gentileschi (circa 1620), attualmente in mostra nella galleria di Pittura Europea del Met. Altre opere della donazione saranno rivelate nei prossimi anni, promettendo agli amanti dell’arte un flusso continuo di nuovi capolavori da ammirare.
Dick Wolf, in un’intervista, ha condiviso il suo entusiasmo per questa generosa donazione: “Sono sicuro che la maggior parte dei collezionisti sarebbe d’accordo nel dire che vedere le proprie opere esposte nel museo più grande del mondo è un onore – ha affermato -. Questo è il mio regalo di Natale al Museo, alla gente di New York e alla città dove per la prima volta ho incontrato il potere e la bellezza della grande arte.”
La comunità artistica e culturale di New York si unisce nel ringraziare Dick Wolf per questa straordinaria donazione che contribuirà a preservare e promuovere il patrimonio artistico mondiale per le generazioni future.
La straordinaria donazione di Dick Wolf al Metropolitan Museum of Art non è solo un gesto di generosità, ma anche una testimonianza della profonda passione del produttore di “Law & Order” per la pittura e la scultura del Rinascimento. La sua collezione, che riflette un impegno a lungo termine per la bellezza artistica, comprende opere di artisti rinomati come Bronzino, Guercino e Giambattista Tiepolo.
Tra le opere di spicco promesse al Met ci sono alcune acquisizioni recenti che testimoniano l’impegno costante di Wolf nel nutrire la sua raccolta. Tra queste, un Botticelli del XV secolo, ceduto nel 2012 per la cifra notevole di 4,6 milioni di dollari, un dipinto di Orazio Gentileschi del XVI secolo venduto nel 2022 per 4,4 milioni di dollari, e un’opera di Artemisia Gentileschi, che ha trovato acquirente per 2,1 milioni di dollari nello stesso anno.
Il CEO del Met, Max Hollein, ha sottolineato la competenza di Wolf nella storia dell’arte, evidenziando la dedizione con cui sono state raccolte le opere. “Da quando avevo otto anni, facevo una sosta al Met tornando a casa da scuola, due o tre volte al mese, e girovagavo per le gallerie. Era un periodo diverso, non c’era un biglietto d’ingresso”, ha raccontato Wolf, sottolineando la connessione profonda con il museo fin dalla giovinezza.
Oltre alle opere d’arte, la sua donazione comprende anche una cospicua somma in denaro. Questi fondi contribuiranno a sostenere la ricerca accademica e forniranno un supporto critico alle collezioni del museo, garantendo che il suo contributo lasci un’impronta duratura sull’istituzione. La visione di Dick Wolf, dunque, va oltre la mera generosità, rappresentando un investimento nel futuro dell’arte e della cultura.
Dopo oltre cinque anni di attesa e una ristrutturazione completa delle gallerie, il Met ha finalmente riaperto al pubblico, il 20 novembre scorso, le porte delle sue gallerie dedicate alla pittura europea dal 1300 al 1800. Con una spesa di oltre 150 milioni di dollari, questa reinstallazione rappresenta una pietra miliare per l’istituzione, offrendo una nuova prospettiva sulla vasta collezione d’arte europea che ospita.
I curatori hanno impiegato un approccio innovativo, rompendo con la classificazione geografica precedente e optando invece per una disposizione cronologica che organizza le opere in nuclei tematici. Questo approccio ha collegato tra loro le oltre 700 opere, costituendo una delle più vaste raccolte al mondo di arte europea. Il risultato è un percorso dinamico e coinvolgente attraverso l’arte europea, mettendo in luce connessioni e contrasti tra periodi e stili differenti.
Il viaggio attraverso le 45 sale offre un’esperienza educativa senza precedenti, diventando sia una lezione di storia che un’esplorazione dell’evoluzione della pratica e delle tecniche artistiche nel corso dei secoli. Dalla ricerca dei canoni rinascimentali alle rivoluzioni dello spirito romantico, il riallestimento esplora l’evoluzione dell’arte europea, seguendo le trasformazioni politiche, sociali e sottolineando le influenze interculturali che hanno plasmato il panorama artistico.
Questo investimento monumentale non solo rinnova l’esperienza museale per i visitatori, ma rafforza anche il ruolo del Metropolitan Museum of Art come custode e promotore della cultura europea. La riapertura delle gallerie segna un nuovo capitolo nella storia del Met, consolidando la sua posizione come uno dei musei d’arte più prestigiosi e innovativi al mondo.
Le gallerie europee del Met sono diventate il cuore pulsante del percorso museale, occupando una posizione centrale che accoglie i visitatori proprio all’ingresso principale, in cima alla scalinata centrale. L’ampio spazio iniziale, adornato da tre dipinti monumentali di Giovanni Battista Tiepolo, è stato progettato per immergere gli ospiti in un’atmosfera di grandiosità e maestosità artistica.
Questo spazio introduttivo non è solo un luogo di benvenuto, ma funge anche da preludio al viaggio attraverso i confini geografici e culturali della collezione. Le pareti sono adornate con mappe d’epoca, che cercano di delineare i confini della collezione in relazione alla dinamica storia europea e all’influenza globale delle antiche civiltà mediterranee.
Il percorso si sviluppa successivamente attraverso una varietà di opere d’arte che abbracciano temi biblici, ritratti di nobili e notabili di diverse epoche, scene di vita quotidiana e paesaggi mozzafiato. Tra le decine di celebri capolavori, emergono artisti iconici come Caravaggio, Correggio, Raffaello, Vermeer, Rembrandt, El Greco e Goya, con il Metropolitan Museum of Art che vanta la più vasta collezione al di fuori della Spagna per quest’ultimo.
La ristrutturazione non si limita a celebrare solo i maestri tradizionali, ma riflette anche un approccio contemporaneo e sensibile alla diversità delle produzioni e rappresentazioni culturali. Le artiste donne ricevono un maggiore riconoscimento, mentre i focus tematici sulla produzione artistica dei territori coloniali introducono nuove prospettive e stimolano riflessioni sulla storia europea.
All’interno del percorso espositivo, emergono questioni di classe, identità, religione e genere, invitando i visitatori a ripensare le narrazioni convenzionali della storia europea.
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