Un bacio che ha fatto la storia: scopriamo chi è Francoise Bornet, la protagonista dello scatto di Doisneau
Era il lontano 1950 quando Robert Doisneau ci ha regalato uno scatto destinato a immortalare molto più di un semplice bacio. In una foto, infatti, possiamo percepire tutta la voglia di rinascita dopo la seconda guerra mondiale del popolo francese.
Francoise Bornet ci ha lasciati lo scorso 25 dicembre all’età d 93 anni, e noi vogliamo raccontarvi di lei partendo proprio da questa famosa foto di Doisneau che, tra azioni legali e richieste di risarcimento, è comunque diventata uno degli emblemi più amati del secondo dopoguerra.
Nello scatto di Robert Doisneau la giovane Francoise sta baciando appassionatamente il suo compagno dell’epoca, Jacques Corteaux. Si tratta di un’immagine appartenente a un reportage fotografico commissionato dalla rivista Life.
La scena è stata immortalata nel 1950, fuori dall’Hotel de Ville e ci regala un bacio appassionato tra la folla in bianco e nero. Ancora oggi questa immagine fa battere il cuore a chi la osserva, anche a distanza di decenni.
Il caotico andirivieni della strada, tra auto d’epoca e passanti con lunghi cappotti, viene interrotto dall’intensità del bacio dei tuoi protagonisti, che sembrano non curarsi di ciò che gli sta attorno.
L’obiettivo del reportage era documentare gli effetti del secondo dopoguerra, ma costò molto caro a Doisneau. Infatti, il fotografo subì un procedimento legale nel 1992 con l’accusa di aver immortalato due amanti senza il loro consenso. Potete immaginare quante coppie decisero di alzare la mano fingendo di essere loro all’interno della fotografia…
Ma arrivò Francoise a smentire tutto: si schierò dalla parte del fotografo e dimostrò la sua innocenza grazie ad una copia autografata della stampa, che lo stesso Doisneau le aveva inviato come ringraziamento, poco tempo dopo averla sviluppata.
Negli anni ’80 questa fotografia è diventata la preferita di centinaia di persone, tanto che sono stati realizzati gadget, poster e cartoline con la sua riproduzione. Forse perché ben rappresentava quella nota romantica e passionale di Parigi, città dell’amore.
In ogni caso, non è stato solo il procedimento legale contro Doisneau a raffreddare parte di quel romanticismo, ma anche aspetti legati al denaro.
La Bornet cercò di rivendicare una percentuale della riproduzione della sua immagine, soprattutto considerato il successo che stava riscuotendo. Ma questa percentuale le venne negata. Il motivo era molto semplice: il suo volto era quasi interamente nascosto da quello del suo amante.
Però Francoise non si diede per vinta, e nel 2005, dopo anni dalla morte del fotografo, mise all’asta la stampa guadagnando la bellezza di 155mila euro.
Durante gli anni ’40 la posa romantica del bacio era molto in voga. Infatti, i fotografi chiedevano spesso ai soggetti di inscenare un bacio davanti all’obiettivo.
Ne è un esempio anche un altro importante bacio, scattato il 14 agosto 1945 da Alfred Eisenstaedt, durante le manifestazioni per celebrare la fine della guerra a New York in seguito alla vittoria sul Giappone.
I due soggetti sono Greta e George, rispettivamente un’infermiera e un marinaio, che si trovavano casualmente in strada per festeggiare la fine della guerra. Loro due, a differenza di Francoise e Corteaux non si conoscevano, ma il loro bacio è stato ugualmente passionale, diventando un emblema dell’amore: il sentimento che è in grado di battere il dolore della guerra.
A nessuno importa se fosse reale o meno quel sentimento, ci fa comunque bene osservarlo.
Conclusi gli studi di recitazione, Francoise lavorò in teatro ottenendo quasi sempre ruoli secondari, come ad esempio il ruolo di Jean Gabin in “Les Grandes Familles” nel 1958.
Dopo la sua storia d’amore con il compagno di studi di recitazione Corteaux, ritratto con lei nel celebre scatto, Francoise sposò Alain Bornet, un regista di film pubblicitari e industriali, con cui collaborò ad alcuni progetti.
Nonostante i suoi tentativi di affermarsi nella recitazione, per il mondo lei rimarrà sempre la donna del bacio.
È bello pensare che le due foto di cui vi abbiamo parlato oggi avessero un obiettivo più che onorevole: scaldare un po’ il cuore delle persone dopo gli avvenimenti della guerra, con la potenza e la delicatezza di un gesto semplice come quello di un bacio.
Entrambi gli scatti ci ricordano che il fiore dell’amore, per quanto delicato, riesce a crescere e a sopravvivere anche tra le macerie della guerra: non importa quanto siano bui e difficili i tempi, ci sarà sempre un piccolo bocciolo pronto a sbocciare e a ricordare a tutti quanti cosa si prova ad essere innamorati, anche in tempi sfavorevoli.
Quello scatto è costato parecchio a Doisneau. Ma è stato anche la fortuna, economica e non, della bella Francoise, che ha saputo riportare un po’ di calore nei cuori resi ormai freddi e bui dalla guerra senza nemmeno metterci del tutto la faccia… come probabilmente avrebbe preferito fare con il senno di poi.
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