I Girasoli e la Notte Stellata sono le opere più iconiche del prolifico pittore olandese, che ha lasciato molte opere nella sua breve carriera
Il pittore Vincent Van Gogh, senza dubbio uno dei più celebri e influenti artisti della storia dell’arte, ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’immaginario collettivo. La sua opera, lungi dall’essere apprezzata adeguatamente durante la sua vita breve e tormentata, ha guadagnato consensi e riconoscimenti postumi che lo hanno reso un’icona dell’espressionismo.
Van Gogh ha trascorso gran parte della sua carriera artistica in Francia, influenzato dal contesto culturale e artistico dell’epoca. La sua formazione artistica è stata in parte supportata dal fratello Theo, gallerista parigino, il quale ha contribuito ad aprire le porte dell’arte al talento del pittore olandese. Durante gli anni francesi, Van Gogh ha intrecciato relazioni importanti con altri artisti dell’epoca, tra cui Signac, Henri de Toulouse-Lautrec e Gauguin. La leggenda narra di un violento litigio con Gauguin che ha portato Van Gogh a mutilarsi l’orecchio in un impeto di rabbia, un gesto che, se estremo agli occhi comuni, riflette la profonda sensibilità e tormento dell’artista. La vita personale di Van Gogh rimane avvolta nel mistero, e la sua carriera artistica si è svolta in meno di dieci anni, culminando nella produzione più significativa tra il 1888 e il 1890. La sua morte, avvenuta a soli 37 anni nel 1890, è ufficialmente registrata come suicidio, ma alcune teorie suggeriscono che possa essere stata causata da un tragico incidente. La sua morte prematura ha contribuito a mitizzare la sua figura, rendendolo un genio intrappolato nella sofferenza, ma anche liberato da essa.
Il “Van Gogh Museum” ad Amsterdam è uno straordinario tributo all’artista, contenente circa 200 dipinti e 500 stampe e acquerelli. Questo museo rappresenta un’immersione completa nell’universo artistico di Van Gogh, ospitando molte delle sue opere più significative e celebri.
I dipinti più noti
1. Natura morta con cavolo e zoccoli (novembre-dicembre 1881; olio su tela, 34,5 x 55 cm; Amsterdam, Van Gogh Museum): Questa opera rappresenta gli esordi di Vincent van Gogh come artista. Contrassegnata col numero d’inventario F1, è la prima opera nota del pittore. Non firmata, ma menzionata in una lettera a Théo nel dicembre 1881, la natura morta mostra un’imitazione realista di oggetti presenti nella casa di Van Gogh. Nonostante la mancanza di esperienza, l’artista riesce a comunicare efficacemente le differenze di consistenza dei materiali dipinti.
2. Ragazza in un bosco (1882; olio su tela, 37 x 58,8 cm; Otterlo, Kröller-Müller Museum):
Quest’opera, conservata nel Kröller-Müller Museum, rappresenta una ragazza in una foresta nei dintorni dell’Aia. Van Gogh si recava spesso in questa zona per sperimentare la pittura en plein air, iniziando a sviluppare il suo stretto rapporto con la natura. La scena autunnale offre uno sguardo sulla visione sentimentale di Van Gogh della natura, con colori che trasformano l’aspetto del bosco.
3. I mangiatori di patate (aprile-maggio 1885; olio su tela, 82 x 114 cm; Amsterdam, Van Gogh Museum):
Quest’opera, esistente in due versioni, risale al periodo in cui Van Gogh trascorse del tempo tra i minatori del Borinage, un’area rurale del Belgio. Immerso nella dura realtà dei contadini, l’artista perse le speranze nella religione e maturò nuove convinzioni politiche e sociali. Il dipinto riflette la visione di Van Gogh di rappresentare la vita contadina in modo autentico, lontano da idealizzazioni convenzionali.
4. Paesaggio al tramonto (1885; olio su tela, 35 x 43 cm; Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza):
Questo dipinto, poco noto ma significativo, segna la fine del periodo di Nuenen. Van Gogh dimostra il suo talento in un dipinto che anticipa la trasfigurazione della realtà che caratterizzerà la sua arte più tardi. L’atmosfera crepuscolare consente all’artista di sperimentare tonalità oscure, in contrasto con la luminosità tipica dei suoi lavori successivi.
5. Giapponeseria: Oiran (ottobre-novembre 1887; olio su tela, 100,7 x 60,7 cm; Amsterdam, Van Gogh Museum):
Quest’opera è influenzata direttamente dall’arte giapponese, che Van Gogh studiò durante il suo soggiorno ad Anversa nel 1886. La pittura riflette la semplificazione e la libertà compositiva derivante da questa influenza. Van Gogh reinterpreta un’opera di Kesai Esan, inserendo la sua interpretazione personale con la caratteristica pennellata audace e i colori vibranti.
6. Fritillaria imperiale in un vaso di rame (1887; olio su tela, 73,5 x 60,5 cm; Parigi, Musée d’Orsay):
Appartenente al periodo parigino di Van Gogh, questo dipinto evidenzia l’influenza dell’amicizia con Paul Signac. Utilizzando la tecnica pointillista, Van Gogh crea uno sfondo e un vaso di rame con colori luminosi e una lucentezza che rappresenta una svolta significativa nella sua tavolozza.
7. Il ponte di Langlois (marzo 1888; olio su tela, 59 x 74 cm; Otterlo, Kröller-Müller Museum):
Questo dipinto è emblematico del periodo di Arles e mostra l’influenza delle stampe giapponesi. La scena riflette la percezione di Van Gogh della Provenza come il “Giappone europeo”, con scorci audaci e bidimensionalità tipica degli ukiyo-e giapponesi.
8. Il postino Joseph Roulin (agosto 1888; olio su tela, 81,3 x 65,4 cm; Boston, Museum of Fine Arts):
Un esempio significativo della ritrattistica di Van Gogh, questo dipinto raffigura il postino Joseph Roulin. La scelta del soggetto è guidata dalla presenza imponente di Roulin e dall’amicizia con l’artista. Il ritratto mostra la visione di Van Gogh sull’arte, che va oltre la rappresentazione superficiale e riflette la realtà senza giudizio o commento.
9. La notte stellata (giugno 1889; olio su tela, 73,7 x 92,1 cm; New York, Museum of Modern Art):
Un’opera celebre, “La notte stellata” è un capolavoro del periodo di Saint-Rémy-de-Provence, eseguita durante il soggiorno di Van Gogh nell’ospedale psichiatrico di Saint-Paul-de-Mausole. La rappresentazione del cielo notturno, con il suo vortice di stelle e il caratteristico cipresso, mostra l’interesse di Van Gogh per l’astronomia e l’ossessione per la rappresentazione di emozioni attraverso il colore e la forma.
10. Iris (1889; Paul Getty Museum, Los Angeles):
Qust’opera è un’altra testimonianza dell’amore di van Gogh per la natura. Realizzato durante il suo ricovero in ospedale psichiatrico, il dipinto raffigura gli iris che crescevano nei dintorni della struttura. Van Gogh confessò che dipingere questi fiori divenne un rifugio per la sua malattia, evidenziando il potere terapeutico dell’arte nella sua vita.
11. Campo di grano con volo di corvi (luglio 1890; olio su tela, 50,5 x 103 cm; Amsterdam, Van Gogh Museum):
Realizzato poco prima della sua morte, questo dipinto simbolico riflette la tensione emotiva e spirituale di Van Gogh. Il campo di grano, il cielo tormentato e i corvi in volo sono elementi ricorrenti nelle sue ultime opere, spesso interpretati come simboli di vita e morte. La pennellata intensa e la scelta cromatica contribuiscono alla potente espressione del suo stato d’animo.
12. Autoritratto con cappello di feltro (gennaio 1888; olio su tela, 44 x 37 cm; Amsterdam, Van Gogh Museum):
Questo autoritratto è un esempio della serie di ritratti che Van Gogh realizzò durante il suo periodo a Parigi. Caratterizzato da uno sfondo vibrante e colori audaci, mostra l’abilità di Van Gogh nel rappresentare la sua personalità attraverso la pittura. L’uso del cappello di feltro contribuisce a creare un’immagine iconica dell’artista.
13. Vaso con dodici girasoli (gennaio 1889; olio su tela, 93,4 x 74,9 cm; Monaco di Baviera, Neue Pinakothek):
girasoli sono un tema ricorrente nelle opere di Van Gogh. Questo dipinto rappresenta uno dei dodici girasoli che l’artista dipinse nel gennaio 1889. L’opera riflette la passione di Van Gogh per la luminosità e la vitalità del colore, con i girasoli che diventano un soggetto quasi spirituale nella loro bellezza.
14. La casa gialla (settembre 1888; olio su tela, 73,5 x 92 cm; Amsterdam, Van Gogh Museum):
Questo dipinto mostra la casa di Arles di Paul Gauguin, che Van Gogh sperava diventasse il fulcro di una comunità artistica. L’uso del colore, in particolare il giallo brillante della casa, contribuisce a creare un’atmosfera di calore e luce. Tuttavia, la realtà di questa visione utopica si trasformò in tragedia, culminando negli eventi che portarono all’orecchio tagliato di Van Gogh e al suo ricovero in un ospedale psichiatrico.
15. Terrazza del caffè la sera (1888; Museo Kröller-Müller, Otterlo):
Questo dipinto del 1888, conservato nel Museo Kröller-Müller di Otterlo, offre uno sguardo suggestivo sulla vita notturna di Arles. Van Gogh cattura la vivacità del caffè e dei passanti, ispirandosi anche al romanzo “Bel Ami” di Guy de Maupassant.
16. Autoritratto con orecchio bendato (1889; Courtauld Gallery, Londra):
Questo autoritratto racconta il momento tragico in cui Van Gogh, dopo una disputa con Gauguin, si tagliò l’orecchio destro. Il dipinto riflette la sofferenza e la solitudine dell’artista alla fine del 1888.
17. Ramo di mandorle in fiore (1890; Amsterdam, Van Gogh Museum):
Questo dipinto è un omaggio alla vita e alla nascita, realizzato da Van Gogh per celebrare la nascita del figlio di Theo Van Gogh, Vincent Willem. Il ramo di mandorlo in fiore diventa un simbolo di vita e speranza.
18. La chiesa di Auvers (1890; Musee d’Orsay, Parigi)
Dopo aver lasciato l’ospedale di Saint-Rémy, Van Gogh si stabilì ad Auvers-sur-Oise, dipingendo più di 100 quadri in dieci settimane. “La chiesa di Auvers” mostra il suo stile unico e la rappresentazione delle emozioni attraverso il colore e la forma.
19. Il seminatore (1888; Van Gogh Museum, Amsterdam):
In questo dipinto, van Gogh esalta il concetto che la terra dona la vita, ritraendo un seminatore come figura agricola centrale. Attraverso dettagli come il sole sulla testa del contadino e il paesaggio circostante, l’opera trasmette un’apprezzamento profondo per la vita contadina e la semplicità della natura.
20. La camera da letto ad Arles (settembre 1889; olio su tela, 72,4 x 91,3 cm; Chicago, Art Institute of Chicago):
Van Gogh dipinse diverse versioni della sua camera ad Arles. Questo dipinto è uno dei più noti e riflette la sua ricerca di una rappresentazione più personale della realtà. La prospettiva distorta e i colori intensi contribuiscono a creare un’atmosfera surreale, trasmettendo l’emozione di Van Gogh legata alla sua stanza.
21. La sedia di Gauguin (1888; Van Gogh Miseum, Amsterdam):
Questo è un dipinto che riflette il profondo legame e il complesso rapporto di amore e odio tra van Gogh e Gauguin. L’opera ritrae una sedia vuota, una candela e libri, immergendosi in un’atmosfera notturna e densa di emozioni.
22. La sedia di Van Gogh (1888; National Gallery; Londra):
Rappresenta un contrasto cromatico e strutturale rispetto al dipinto di Gauguin. Questo quadro simbolizza il momento preferito dal pittore per dipingere, catturando la semplicità con una sedia, una pipa e un porta tabacco.
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