Conosci l’arteterapia? Questa pratica combina la creatività e l’impegno sociale per progetti di inclusività e benessere psicologico
L’arteterapia, originariamente sviluppatasi per sostenere i reduci di guerre afflitti da traumi profondi, si è evoluta in una forma terapeutica versatile che oggi abbraccia una vasta gamma di settori. La sua efficacia nell’incoraggiare il benessere psicofisico, stimolare le risorse creative ed affettive, e contribuire al superamento di traumi e stati depressivi la rendono un approccio terapeutico unico e potente.
Di cosa si parla quando si parla di arteterapia
L’arteterapia è una tecnica non verbale che, attraverso diverse espressioni artistiche, mira a facilitare il dialogo interiore di una persona, promuovendo il miglioramento della salute psichica e, di conseguenza, della qualità della vita. Si basa sulla convinzione che il coinvolgimento nel processo creativo possa apportare miglioramenti significativi allo stato mentale e alla condizione generale. Oltre a fornire supporto terapeutico, oggi si applica anche in ambiti riabilitativi, educativi e preventivi.
La pratica dell’arteterapia
Strumenti Artistici: Durante le sessioni di arteterapia, gli strumenti artistici non vengono utilizzati casualmente, ma sono integrati in laboratori specifici guidati da esperti. Materiali come carta, matite, vernici, stoffe, legno, burattini e strumenti musicali diventano mezzi attraverso i quali i partecipanti esplorano la loro creatività.
Ambiente Terapeutico: Gli spazi delle sessioni sono ampi, luminosi e ricchi di stimoli, offrendo un contesto che favorisce la libera espressione. Lo spazio e il tempo sono ben definiti, contribuendo a creare un ambiente terapeutico strutturato.
Diverse espressioni di arteterapia
Arti Visive: Attraverso disegno, colorazione, e modellazione, i partecipanti possono esprimere pensieri ed emozioni. L’utilizzo di fotografie e filmati amplia le possibilità espressive.
Musicaterapia: L’ascolto della musica diventa un mezzo per favorire il rilassamento o l’attivazione psichica, offrendo un canale diverso per l’espressione emotiva.
Danzaterapia: Attraverso il movimento, la danzaterapia insegna a liberare il corpo, consentendo l’espressione di pensieri e emozioni.
Teatroterapia: Comunicare attraverso il corpo e la voce, immedesimandosi in personaggi, diventa una forma potente di espressione artistica.
Gioco: Non solo riservato ai bambini, il gioco in arteterapia stimola una ricerca profonda di sé attraverso attività ludiche, come giochi con la palla o nascondino.
Applicazioni dell’arteterapia
1. Area Terapeutica per chi presenta disturbi psichiatrici e handicap gravi: Integrata nei programmi di riabilitazione, affiancata a trattamenti specifici, l’arteterapia contribuisce a significativi miglioramenti, sottolineando l’importanza della relazione terapeuta-paziente.
2. Area Riabilitativa in Bambini, Anziani e persone con Handicap Fisici, viene tilizzata come esperienza ludica, l’arteterapia permette a chiunque di esprimersi liberamente, indipendentemente dalla presenza di patologie psichiche.
3. Area Preventiva ed Educativa come per la gestione del cambiamento. Contribuisce infatti a una maggiore conoscenza di sé in situazioni di cambiamento, come separazioni, nuovi lavori o pensionamenti, offrendo uno strumento di espressione durante momenti di transizione.
Dove e come fare arteterapia
Nel contesto professionale, l’arteterapia può essere praticata in studi specializzati, strutture sanitarie, centri di riabilitazione, e istituti educativi. Terapisti qualificati guidano sessioni in cui i partecipanti esplorano la propria creatività attraverso diversi mezzi artistici. L’ambiente terapeutico, caratterizzato da spazi ampi e luminosi, fornisce il contesto ideale per le sessioni di arteterapia. Ospedali, centri di riabilitazione e istituti educativi integrano questa pratica nei loro programmi per offrire supporto terapeutico. Le opportunità di partecipare a eventi comunitari, workshop, o corsi online permettono anche alle persone di sperimentare l’arteterapia in contesti più accessibili e informali.
In aggiunta alle opzioni esterne, esplorare l’arteterapia a casa è possibile. L’utilizzo di materiali artistici come carta, colori, argilla e l’esplorazione di mezzi espressivi preferiti consentono di avvicinarsi a questa pratica in modo personale. Riservare uno spazio tranquillo e ispirante a casa può contribuire a creare un ambiente ideale per l’espressione creativa. L’arteterapia a casa richiede tuttavia alcune considerazioni importanti. Pur permettendo maggiore libertà espressiva, la guida di un professionista è inestimabile per garantire una pratica significativa e sicura. L’auto-riflessione durante il processo creativo diventa essenziale, così come il rispetto dei propri limiti emotivi.
Benefici profondi dell’arteterapia
Auto-Comprensione Profonda: Attraverso il processo creativo, l’individuo può riconoscersi e comprendere più a fondo la propria identità.
Espressione Simbolica: Tradurre sensazioni in opere d’arte consente un’autocomprensione più profonda e simbolica.
Potenziamento dell’Autostima: L’arteterapia favorisce il benessere, migliora l’immagine di sé e promuove relazioni positive con gli altri.
Svago Creativo: La creatività infonde gioia, abbattendo barriere sociali e permettendo la libera espressione di sé.
L’esempio del CAMeC di La Spezia: un museo per tutti
Il Centro di Arte Moderna e Contemporanea (CAMeC) di La Spezia si distingue per la sua missione di rendere il museo accessibile a tutti, tenendo conto delle diverse abilità e esigenze dei visitatori. Questo impegno è in linea con la nuova definizione di museo proposta dall’ICOM nel 2022, che sottolinea il “ruolo di responsabilità sociale” che i musei devono assumere nella società.
Il CAMeC si presenta come un agente attivo di cambiamento, coinvolgendosi nelle dinamiche comunitarie e proponendo azioni e attività finalizzate allo sviluppo sociale, etico e culturale del territorio. La sua missione è trasformare il museo in uno spazio accogliente per tutti, inclusi i visitatori con disabilità, garantendo un’esperienza educativa e piacevole. Il museo ha così sviluppato iniziative mirate a favorire l’accessibilità e l’inclusione. Tra queste, i percorsi mostra integrativi, accompagnati da testi di sala specificamente studiati, che cercano di abbattere barriere cognitive e culturali. L’obiettivo è creare uno spazio in cui ciascun visitatore si senta a proprio agio.
Il loro progetto di ArteTerapia, attivo dal 2005, testimonia l’impegno del CAMeC verso l’accessibilità. In collaborazione con l’Azienda Sociosanitaria Ligure 5, il museo offre un percorso che coinvolge giovani e adulti con disabilità. Attraverso visite guidate, incontri con artisti e lezioni di tecniche artistiche, i partecipanti hanno l’opportunità di esprimersi artisticamente. Il progetto si conclude con una mostra degli elaborati prodotti dai partecipanti. Il progetto ha dimostrato un aumento di autonomia e autostima nei partecipanti. L’arte contemporanea offre un linguaggio flessibile, riducendo lo stress legato al risultato finale. Questo approccio ha contribuito a sviluppare modalità comunicative adatte alle capacità di ciascun individuo, migliorando le relazioni sociali.
Oggi, il CAMeC, vincitore del bando del PNRR per la Rimozione delle barriere fisiche e cognitive, sta sviluppando progetti per l’abbattimento delle barriere sensoriali e cognitive. L’obiettivo è ampliare l’accessibilità dei contenuti a un pubblico più ampio, considerando le diverse esigenze degli utenti.
In conclusione, l’arteterapia si configura come un viaggio esplorativo e terapeutico che abbraccia il benessere integrale dell’individuo. Attraverso la creatività, si apre uno spazio di espressione autentica e di comprensione profonda, contribuendo a una vita più appagante e equilibrata. L’arte diventa il linguaggio universale della mente, veicolando emozioni, pensieri e speranze verso la strada del benessere.
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