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Arte

10 mostre da non perdere in Italia a dicembre

Sei un amante dell’arte e vuoi prepararti al meglio per le mostre di dicembre in tutta Italia? Ecco quelle da non perdere

Da Monet a Matisse e Fidia, dal Perugino ad Artemisia Gentileschi; da Marionette e Avanguardia alla natura nei dipinti. In viaggio verso le mostre d’arte da non perdere a dicembre 2023, da Roma a Milano, passando per Padova e Torino. O giù fino a Napoli, tornando su fino a Venezia. Spettacoli di marionette e pupazzi, il presepe reinventato, immagini memorabili, l’arte Rinascimentale, il Romanticismo e l’arte Classica. Il panorama espositivo delle esposizioni a dicembre offre eventi di grande richiamo. Ecco dei suggerimenti per trascorrere weekend o gite fuori porta nel segno dell’arte durante le festività natalizie e tutto il mese di dicembre.

Tutte le mostre da non perdere nel nostro Paese in questo mese

Perugino, Milano. Il maestro Leonardo da Vinci approda a Milano per la tradizionale esposizione natalizia presso Palazzo Marino, coinvolgendo tutti i nove Municipi. In occasione delle celebrazioni per il Cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, l’allestimento nella Sala Alessi sarà dedicato a un capolavoro cruciale per comprendere la pittura del maestro e il suo ruolo nell’evoluzione del Rinascimento: La Vergine delle Rocce. Si tratta di un dipinto monumentale originariamente destinato a un altare nella chiesa di San Francesco Grande a Milano, un progetto mai completato a causa della morte del genio. Un allestimento straordinario, progettato per narrare il contesto in cui l’opera sorse e la sua destinazione originale, mediante installazioni fisiche e multimediali. Gli altri 8 Municipi di Milano presenteranno ognuno un’opera nelle proprie biblioteche, partecipando al vasto progetto espositivo diffuso che esplora il tema dell’infanzia e del battesimo nell’arte. Dal 5 dicembre al 14 gennaio, visite guidate a ingresso libero.

Foto | www.arthive.com – Mostradante.it

Da Monet a Matisse, Padova. Il 16 dicembre, Palazzo Zabarella presenta una mostra proveniente dal Museo Metropolitan di New York, focalizzata sulla nascita dell’arte moderna a Parigi, dalla metà dell’Ottocento alla metà del Novecento. “Da Manet a Modigliani. French Moderns, 1850-1950” è il titolo dell’esposizione che esplora uno dei periodi più intriganti nella storia dell’arte, in cui gli artisti si distaccarono dalla tradizione accademica concentrandosi su soggetti della vita quotidiana. La mostra celebra anche la Francia come epicentro artistico del modernismo internazionale durante questo periodo. In esposizione 59 opere, tra dipinti, disegni e sculture, provenienti dalla collezione del Metropolitan Museum, realizzate dai maestri dell’epoca, francesi o legati in qualche modo alla Francia. Tra gli artisti in mostra, Pierre Bonnard, William Bouguereau, Gustave Caillebotte, Paul Cézanne, Marc Chagall, Jean-Baptiste-Camille Corot, Gustave Courbet, Edgar Degas, Fernand Léger, Henri Matisse, Claude Monet, Berthe Morisot, Gabriele Münter, Pierre-Auguste Renoir, Odilon Redon, Yves Tanguy, fino a Édouard Vuillard, Auguste Rodin e molti altri. La mostra è organizzata in quattro sezioni: Paesaggio, Natura morta, Ritratti e figure, e Il nudo, con capolavori come i Fiori di Matisse, Donna nuda che si asciuga di Degas e lo splendido ritratto di Madame Boursier e sua figlia. L’esposizione sarà aperta fino al 12 maggio 2024.

Fidia, Roma. I Musei Capitolini presentano la prima esposizione monografica in Italia dedicata a Fidia, il più eminente scultore greco dell’età classica, il cui genio creativo ha lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo, rimanendo fonte di ispirazione anche per i contemporanei. Questa mostra assume un significato ancora più profondo a Roma, città da cui provengono testimonianze fondamentali dell’opera di Fidia e di altri artisti greci, attraverso preziose copie di epoca romana di capolavori originali in gran parte perduti. Il percorso straordinario presenta oltre 100 opere provenienti dai principali musei globali, dal British Museum di Londra al Museo di Olimpia, dal Metropolitan di New York ai Musei Vaticani al Louvre di Parigi, con alcune opere esposte per la prima volta. Tra reperti archeologici, dipinti, manoscritti, disegni e installazioni multimediali, la mostra racconta la vita, il lavoro e il contesto storico-culturale in cui Fidia operò, come scultore del Partenone e del colosso di Zeus a Olimpia, durante l’età d’oro di Atene. Tra i reperti esposti ci sono originali greci come i frammenti del fregio partenonico (concessi dal Museo dell’Acropoli di Atene e mai esposti al di fuori della Grecia) e copie di epoca romana. L’esposizione rimarrà aperta fino al 5 maggio 2024.

Visual Persuasion, Torino. In corso alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, si tiene “Visual Persuasion”, una mostra antologica che presenta lavori esistenti e nuove produzioni, con una selezione curata dall’artista polacca Paolina Olowska. Questo spazio molteplice, polifonico e immersivo è intessuto da Olowska per esplorare le dinamiche del desiderio e dell’erotismo, ridefinite da una prospettiva femminile. Nel suo progetto espositivo, la figura femminile diventa un soggetto attivo, desideroso di cercare il proprio piacere e dotato di una curiosità che le consente di sperimentare. Grazie alle opere di Olowska e di altre artiste coinvolte, si crea una pluralità di forme e linguaggi che prendono vita durante la notte. La mostra è stata concepita da Olowska per trasformare lo spazio della Fondazione, offrendo ai visitatori la possibilità di vivere un’esperienza immersiva e cinematografica, grazie alla nuova installazione site-specific di neon. L’esposizione sarà aperta fino al 3 marzo 2024.

Fischli e Weiss, Milano. Oltre 150 sculture di medie e piccole dimensioni in argilla cruda sono disposte su basamenti di diverse altezze, creando una rappresentazione del mondo attraverso una selezione apparentemente arbitraria di eventi, oggetti, frasi e nozioni storiche o inventate. Dal 29 novembre 2023, il quinto piano della Torre presso la Fondazione Prada si rinnova con l’allestimento dell’opera “Suddenly This Overview” (1981–2012) di Fischli/Weiss, all’interno del progetto espositivo ‘Atlas’. Questa installazione, concepita come un’enciclopedia soggettiva, riunisce una serie di sculture realizzate dai due artisti nel periodo 1981-2012. Peter Fischli (Zurigo, 1952) e David Weiss (Zurigo, 1946-2012) interpretano in modo non convenzionale gli elementi della vita quotidiana, considerati banali. Che si tratti di sculture, film o fotografie, gli artisti hanno lavorato in tandem a progetti che, a partire dal 1979, si distanziano in modo studiato e giocoso dalle gerarchie stabilite tra alto e basso nell’arte e nell’uso dei materiali.

Escher, Roma. Palazzo Bonaparte a Roma presenta una mostra ampia dedicata a Escher, allestita nel nuovo Spazio Generali Valore Cultura. La mostra, sviluppata su due piani, include circa 300 opere dell’artista olandese e esplora i legami tra arte, matematica, scienza, cinema e design. Escher, noto per rendere l’impossibile possibile attraverso le sue incisioni e litografie, affronta una vastità di temi con contaminazioni e intuizioni geniali. La mostra comprende anche la ricostruzione del suo studio a Baarn, in Olanda, con gli strumenti originali, tra cui l’inseparabile cavalletto portatile. L’esposizione sarà aperta fino all’1 aprile 2024.

Marionette e Avanguardia, Reggio Emilia. La mostra Marionette e Avanguardia a Palazzo Magnani a Reggio Emilia, a cura di James Bradburne, si sviluppa attorno al concetto di “quarta parete”, cioè la capacità di coinvolgimento emotivo di uno spettacolo ben riuscito, che permette allo spettatore di immergersi nella storia messa in scena. Quando una marionetta o un burattino rompe la quarta parete, conquista la fiducia del pubblico, dando allo spettacolo il potere di sfumare quella divisione tra palcoscenico e mondo, tra arte e vita. Tra gli artisti presenti ci sono Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Pablo Picasso, Paul Klee, solo per citarne alcuni. Non si tratta solo di una mostra, ma di un vero spettacolo: il percorso comprende la visita alla mostra e una performance teatrale (adattissima anche per i bambini e le bambine). Ingresso aperto fino al 17 marzo.

Artemisia Gentileschi, Genova. Prima donna ad essere ammessa in un’Accademia d’arte, la prima ad essere riconosciuta come artista, Artemisia Gentileschi scelse di fare della sua passione per l’arte la sua ragione di vita. Modello di tenacia e genialità, di coraggio e determinazione, segnata dalla sofferenza per la scomparsa prematura della madre e da un rapporto controverso con il padre, la mostra a Palazzo Ducale a Genova racconta della donna e della pittrice. Sopravvissuta a violenze, fu costretta ad essere protagonista di un processo dal quale uscì vincitrice e perdente al tempo stesso, profondamente ferita nell’anima. Tra vicende familiari appassionanti, soluzioni artistiche rivoluzionarie, immagini drammatiche e trionfi femminili, la mostra nei saloni dell’Appartamento del Doge di Palazzo Ducale, offre un ritratto fedele della complessa personalità di una delle più celebri artiste di tutti i tempi, attraverso oltre 50 dipinti provenienti da tutta Europa. Fino all’1 aprile 2024.

Marcel Duchamp, Venezia. La Collezione Peggy Guggenheim presenta “Marcel Duchamp e la seduzione della copia”, la prima grande personale dedicata a Duchamp, figura tra gli artisti più influenti e innovativi del Novecento. Duchamp, storico amico e consigliere della mecenate americana Peggy Guggenheim, viene celebrato attraverso circa sessanta opere realizzate tra il 1911 e il 1968, provenienti da istituzioni prestigiose come la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Philadelphia Museum of Art, il Museum of Modern Art di New York e il Solomon R. Guggenheim Museum di New York. L’esposizione rimarrà aperta fino al 18 marzo.

Chiara Dynys, Presepe, Napoli. Nel suggestivo Palazzo Partanna, presso la Galleria Casamadre, Chiara Dynys, una delle importanti artiste italiane contemporanee, offre una reinterpretazione della cultura del presepe, simbolo intramontabile di Napoli. Le sue opere della serie “Presepe” (2023), realizzate con terracotta smaltata, prendono vita in un laboratorio napoletano con la collaborazione di abili artigiani. La mostra presenta anche i diamanti in ergal della serie “Un’eterna ghirlanda brillante” (2022), che evocano la suggestione della cometa. L’esposizione sarà aperta fino al 5 gennaio.

Federico Liberi

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