Una nuova era archeologica è alle porte, e l’Intelligenza Artificiale ci supporta nelle nuove scoperte, come nel caso dei Papiri di Ercolano
L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. ha lasciato un segno indelebile nella storia, conservando sotto uno strato di cenere e pomici le città romane di Pompei ed Ercolano. Tra i reperti più preziosi si trovano i papiri di Ercolano, una biblioteca dell’antichità ritrovata nel XVIII secolo durante gli scavi della Villa dei Papiri. Questi papiri, carbonizzati ma straordinariamente conservati, contengono testi in greco e rappresentano una testimonianza preziosa del sapere antico. Con oltre 1800 papiri in greco, questi documenti sono rimasti invariati per quasi duemila anni grazie alla loro carbonizzazione. Molti di essi sono così delicati che il contatto diretto potrebbe distruggerli. Questi rotoli conservano un tesoro di informazioni, comprese opere di filosofia e potenziali cronache del tempo, offrendo uno sguardo prezioso sulla vita quotidiana e la cultura dell’epoca.
Recentemente, il progetto Vesuvius Challenge ha introdotto l’Intelligenza Artificiale (AI) come alleato nella decifrazione di questi fragilissimi documenti. Utilizzando algoritmi avanzati su tomografie a raggi X, il progetto si propone di rivelare le parole incise nei papiri, aprendo nuove porte alla comprensione della cultura e della filosofia antica. Il progetto Vesuvius Challenge, sviluppato dall’Università del Kentucky, sfrutta le tomografie a raggi X per evidenziare anche i minimi cambiamenti di spessore nei papiri, indicativi della presenza di inchiostro. Un algoritmo basato su machine learning e creato dal team dell’università è progettato per interpretare questi cambiamenti e riconoscere le parole.
Per incoraggiare la partecipazione, l’università ha reso accessibili i modelli 3D dei papiri e ha annunciato premi in denaro per coloro che riescono a decifrare parole o interi testi. Il premio più ambito, di 700.000 dollari, sarà assegnato al primo gruppo che decifrerà un intero papiro entro il 31 dicembre 2023. I primi risultati del progetto Vesuvius Challenge hanno visto il riconoscimento della parola greca “porphyros” (porpora) da parte degli informatici Luke Farritor e Youssef Nader, guadagnando rispettivamente 40.000 e 10.000 dollari.Questo successo dimostra il potenziale dell’AI nel decifrare testi antichi, aprendo prospettive entusiasmanti per la ricerca futura.
Significato della parola “porpora”
La parola “porpora” può avere varie interpretazioni nel contesto dell’antica Roma. Potrebbe riferirsi al colore viola, ottenuto da tinture estratte da alcuni molluschi, o potrebbe indicare il rango sociale di coloro che potevano permettersi abiti tinti di porpora. Questo ritrovamento suscita grande eccitazione poiché segna il passaggio da sequenze di lettere a parole intere, aprendo la strada a una comprensione più approfondita del contenuto.
Il futuro della decifrazione
L’obiettivo finale del progetto è decifrare interi testi, rivelando il contenuto dei papiri e arricchendo la comprensione della produzione letteraria antica. La Villa dei Papiri è nota per ospitare testi filosofici epicurei attribuiti a Filodemo di Gadara, filosofo del I secolo a.C. L’implicazione di questi papiri nella storia di Lucio Calpurnio Pisone, console nel 58 a.C. e suocero di Giulio Cesare, aggiunge un fascino unico alla ricerca. Se il progetto Vesuvius Challenge continuerà a ottenere successi, potremo assistere a una svolta nella nostra conoscenza della letteratura e della filosofia classica, rendendo accessibili testi antichi che erano stati preservati sotto il velo della cenere per millenni.
Etica e responsabilità nell’uso dell’Intelligenza Artificiale
Il coinvolgimento di cittadini scienziati solleva questioni etiche sull’accesso e l’utilizzo di tecnologie avanzate. Come gestire le informazioni sensibili e chi ha il diritto di contribuire a tali progetti?
Preservazione del Patrimonio Culturale:
In conclusione, la decifrazione dei Rotoli di Ercolano attraverso l’intelligenza artificiale rappresenta un esempio eccellente di come la tecnologia possa aprire nuove prospettive nel campo della storia e dell’archeologia. La collaborazione tra scienziati, esperti di intelligenza artificiale e appassionati di storia sta gettando nuova luce su un’epoca avvolta nel mistero, rivelando le complesse sfide e le emozionanti scoperte che caratterizzano questo entusiasmante percorso scientifico.
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