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Arte

Marc Chagall, ecco alcune delle sue opere per scoprire la sua arte

Le atmosfere oniriche, i mondi surreali e la tenerezza dei personaggi che popolano le opere di Marc Chagall. Scopriamole insieme

Marc Chagall – nato Moishe Segal in ebraico i Mark Zacharovič Šagal è stato un pittore russo naturalizzato francese tra i più noti del Novecento che, costretto a lasciare la sua patria a causa della sua religione ebraica e del suo rifiuto di sottostare ai dettami del regime sovietico, trascorse la maggior parte della sua vita in Francia.

Chagall divenne celebre per i suoi dipinti che raffigurano scenari onirici e fantasiosi, dalle tinte colorate e linee semplici, pervase da un sentimento di gioia e serenità.

Qualche cenno della vita di Marc Chagall

Le sue opere non fanno parte di un particolare movimento o corrente artistica, ma sono espressione di uno stile personale che attinge in parte dalle avanguardie contemporanee e che le supera.

Foto | Tuttarteonline https://www.tuttarteonline.it/ – Mostradante.it

 

Quando da Vitebsk, cittadina dell’attuale Bielorussia, si trasferisce a San Pietroburgo – dove si iscrisse all’Accademia russa di Belle Arti, qui entrò in contatto con numerosi artisti e stili, potendo così allargare la sua visione artistica.

Tra il 1908 e il 1910 studiò in una scuola privata insieme al pittore Léon Bakst, che lo introdusse all’arte occidentale, in particolare alle opere di Paul CézannePaul Gauguin e gli diede il suggerimento di trasferirsi a Parigi.

Nel 1910 decise così di andare a Parigi, dove presto entrò in contatto con gli artisti che gravitavano nello storico quartiere di Montparnasse, in particolare con Guillaume Apollinaire, Robert Delaunay, Fernand Léger e Eugeniusz Zak.

Fece nuovamente ritorno in Russia nel 1914, effettuando una tappa a Berlino, dove organizzò la sua prima mostra personale grazie al supporto del mercante d’arte Herwarth Walden, ottenendo un buon riscontro. Una volta tornato in Russia, dovette restarvi fino al 1923 a causa dello scoppio della prima guerra mondiale, che gli impedì qualsiasi movimento.

Fu attivamente coinvolto nella Rivoluzione Russa del 1917 come impiegato nel Ministero della Guerra, e grazie a questo incarico riuscì ad evitare l’arruolamento al fronte.

Questa esperienza gli permise di frequentare importanti poeti russi, come Vladimir Vladimirovič Majakovskij, di collaborare come illustratore per diversi libri e giornali e di partecipare a diverse mostre collettive.

Inoltre, venne nominato Commissario dell’arte per la regione di Vitebsk dall’allora ministro sovietico della cultura. In virtù di questo incarico, fondò un’accademia d’arte e un museo d’arte moderna.

Tuttavia il governo sovietico ebbe presto da ridire sulle direttive artistiche di Chagall, che si oppose strenuamente all’ordine di far diventare la sua accademia affine al suprematismo russo, stile imposto dal governo, discutendo spesso a riguardo con il collega Kazimir Severinovič Malevič – l’artista era proprio esponente del suprematismo -.

Quando nel 1920, al ritorno da un soggiorno presso la sua città natale, egli trovò la sua accademia trasformata in un istituto suprematista, Chagall si dimise dall’incarico e si trasferì con la famiglia a Mosca. Qui ottenne un incarico di insegnante di arte agli orfani di guerra.

Nel 1923 lascia nuovamente la Russia per Parigi, ma la dovette abbandonare a causa della seconda guerra mondiale e la conseguente persecuzione e deportazione del popolo ebreo. Chagall si nascose con la sua famiglia a Marsiglia, per poi fuggire in Spagna e Portogallo, fino alla partenza per gli Stati Uniti nel giugno del 1941.

Qui conobbe diversi artisti europei in fuga dall’Europa e grazie al gallerista Pierre Matisse, figlio del pittore Henri Matisse, partecipò a diverse mostre collettive.

Al termine della guerra, nel 1948, Chagall fece ritorno a Parigi una terza volta, poi si spostò in Provenza, dove rimase in via definitiva.

Nello stesso anno ricevette alcuni importanti riconoscimenti, come una grande mostra allestita al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris e il conferimento del Gran Premio per l’incisione alla Biennale di Venezia.

Nel 1973 Chagall venne invitato dal governo sovietico a recarsi in Russia, e fu accolto trionfalmente a Mosca e a Leningrado, mentre non volle in nessun modo tornare nella sua città natale Vitebsk. Chagall morì a 97 anni in Provenza, a Saint-Paul-de-Vence, il 28 marzo del 1985.

Lo stile e le opere di Marc Chagall

Le opere di Marc Chagall presentano alcuni tratti inconfondibili, tra tutti si ricordano la preferenza verso colori accesi che ricordano il mondo dell’infanzia, la scelta di forme e linee nette, che ricordano le esperienze del cubismo e un’atmosfera generale caratterizzata da elementi di fiaba e di incanto.

Foto | MoMa di New York https://www.moma.org/ – Mostradante.it

Come detto precedentemente, l’insieme di questi elementi porta alla difficoltà di collocare Chagall in una corrente precisa. Si trattava di un artista in grado non solo attraversare le diverse avanguardie, ma di superarle, restando sempre fedele ad uno stile proprio.

La sua sensibilità artistica lo portava ad allontanarsi dalla realtà, a differenza degli esponenti di movimenti come CubismoFauves e la Scuola di Parigi, per concentrarsi sugli aspetti più spirituali e onirici dell’esperienza umana.

L’artista ha portato molto del vissuto personale nelle sue opere, a partire dagli elementi della tradizione folkloristica russa, fino alla donna che amò profondamente. Andiamo a vedere qualche sua opera.

Iniziamo con Io e il viaggio del 1911, attualmente esposto al MoMa di New York: ispirato dalla stilistica dei Fauves, Chagall dipinse una delle più poetiche dichiarazioni d’amore per la sua terra natale.

Non si tratta di un paesaggio quanto dell’immagine di un intero universo, che riflette la nostalgia per uno stile di vita familiare. Se stesso si dipinse di verde, colore che per lui simboleggiava la rinascita e la gioia.

Passiamo poi a Il violinista del 1912-13 presente al Stedelijk Museum di Amsterdam che, dipinto su una tovaglia a scacchi, la sua trama è ancora chiaramente visibile sui vestiti e sulle scarpe del musicista.

A Vitebsk non si celebravano né matrimoni né funerali senza un violinista, che era presente a tutti gli eventi importanti della vita di una persona. L’artista l’ha collocato sul tetto della sua casa per un motivo preciso: una volta ha confessato di avere uno zio che saliva sul tetto per non essere disturbato mentre beveva il kompot.

Compleanno del 1915, attualmente esposto al MoMa di New York, descrive l’incontro principale della vita di ChagallVitebsk con Bella Rosenfeld, della quale se ne innamorò immediatamente. Al ritorno dagli studi a Parigi, nel 1914, la incontrò di nuovo, un anno dopo si sposarono e da allora la moglie e musa apparve sulla tela per decenni.

Più e più volte ritrasse lei, loro due insieme e, con l’avvento della figlia Ida, tutti e tre. Nel caso di Sopra la città del 1918, esposto alla Galleria Tretjakov di Mosca, raffigura lui e la moglie che volano sopra la città, poiché l’amore aveva dato loro le ali.

Le luci del matrimonio del 1945, esposto al Kunsthaus di Zurigo, venne dipinto in memoria della sua amata, raffigurando uno dei momenti più felici della sua vita. Chagall immortalò la memoria di Bella pubblicando un libro di memorie che la figlia Ida tradusse in francese.

Infine in Circo del 1964, facente parte di una collezione privata, tratta della grande ammirazione che Chagall aveva per il circo dall’infanzia, da quando aveva visto gli acrobati esibirsi a Vitebsk.

L’artista definiva il circo lo spettacolo più tragico del mondo e dopo una visita al Cirque d’Hiver di Parigi, creò una serie di opere a tema circense e per tutta la vita tornò sempre a questo mondo festoso e grottesco. Al circo ha dedicato due sue opere monumentali: grandi opere murali per il Watergate Theatre di Londra e per il Teatro dell’Opera di Francoforte sul Meno, raffigurando animali, addestratori, clown e acrobati.

Dove vedere le opere di Marc Chagall

I dipinti più celebri di Marc Chagall sono conservati in importanti sedi espositive, in città diverse. In Russia, sua patria natale, si possono ammirare L’Ebreo in rosa (1915), Lo specchio (1915) e La passeggiata (1918) nel Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, mentre Sopra la città (1918) si trova nella Galleria Tretyakov a Mosca.

Foto | MoMa di New York https://www.moma.org/ – Mostradante.it

 

Nel Centre Pompidou di Parigi è custodito Le nozze (1910). Il famoso capolavoro Compleanno (1915) e Io e il villaggio (1911) sono conservati nel MOMA – Museum of Modern Art di New York. Sempre negli Stati Uniti, si annovera Crocifissione bianca (1938), nell’Art Institute di Chicago. Inoltre, proprio nel comune di Chicago ha realizzato un mosaico dedicato alle Quattro stagioni.

Si ricordano anche i murales realizzati per la sede delle Nazioni Unite e per il MET – Metropolitan Museum of Modern Art a New York, all’Opera di Parigi e al Water Gate Theater di Londra.

In Italia è presente un dipinto di Chagall, precisamente nella Galleria degli Uffizi a Firenze dal titolo Autoritratto, opera che fu donata di persona dall’artista al museo nel 1976. Numerose altre opere sono custodite in collezioni private, e visibili in occasione di mostre dedicate all’artista.

Giulia De Sanctis

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