Se siete alla ricerca di uno straordinario paesaggio autunnale da ammirare nel Lazio, ecco qualche consiglio su dove dovreste assolutamente organizzare una gita. Tra foreste Patrimonio dell’Umanità, castelli nel cuore di un bosco e il tipico foliage
L’autunno significa il cadere delle foglie dagli alberi, il profumo delle castagne, i colori giallo-bruno-rossastri tipici del foliage. La sorpresa e l’ammirazione.
Sentimenti che rendono unica questa stagione e che possono essere ricercati e vissuti negli itinerari che stiamo per proporvi.
Lo facciamo aprendo la cartina e focalizzando la nostra attenzione sul Lazio, regione d’Italia in cui è possibile organizzare delle splendide gite nel cuore della natura durante il periodo autunnale.
A pochi chilometri dal caos cittadino di Roma esistono infatti dei luoghi sorprendenti, oseremmo dire magici. Curiosi di scoprirli?
Partiamo da uno dei luoghi più iconici del Lazio: il Monte Cimino.
Qui potrete trovare la cima più alta presente in tutta la provincia di Viterbo, oltre che il luogo perfetto in cui ammirare il romantico foliage autunnale.
Ci riferiamo alla faggeta del Monte Cimino, riconosciuta come Patrimonio Mondiale Naturale dell’Umanità dall’UNESCO.
Estesa su un’area di circa 50 ettari, si attesta come una delle faggete più grandi e maestose d’Europa, nonché un vanto per il Lazio e per l’Italia, grazie alla presenza di faggi secolari tra i più alti di tutto il Vecchio Continente.
Qui, durante l’autunno, si respira un’atmosferica davvero suggestiva, per via del netto contrasto creato dal verde del muschio presente sui tronchi e i tipici colori giallo, rosso, bruni delle foglie in caduta.
Presso la faggeta del Monte Cimino potrete ammirare anche il Sasso Menicante, ovvero un enorme masso di trachite che oscilla con una semplice leva.
A testimonianza dell’unicità e della bellezza di questo luogo, possono essere lette le parole scritte da Plinio il Vecchio, il quale definì quest’area come un “Naturae miraculum”, un miracolo della natura. Gli antichi Romani apprezzavano infatti particolarmente la vegetazione del Monte Cimino.
Secondo itinerario che vi consigliamo è quello che vi porta direttamente nel Bosco del Sasseto, altra perla sempre in provincia di Viterbo.
Parliamo di un luogo in cui alberi antichi e dal tronco segnato dal passare dei secoli si uniscono a fiori di sottobosco e, addirittura, a un mausoleo in stile gotico.
Un mix di elementi che sembra proiettare direttamente in una fiaba chi ha la fortuna di passare per questo luogo. Soprattutto in autunno.
È proprio in questa stagione che i colori tipici del foliage rendono indimenticabile una camminata nel cuore del bosco.
Collocato al di sotto del Castello di Torre Alfina, un meraviglioso borgo visitabile a piedi, il bosco protegge al suo interno un mausoleo, dove sono custodite le spoglie di Edoardo Cahen, un banchiere belga che si innamorò così tanto del Sasseto che decise di andare a vivere nella vicina Torre Alfina.
È proprio in questo luogo che acquistò e ristrutturò quindi il Castello, facendo poi costruire anche un fitto labirinto di sentieri in tutto il bosco.
Il perfetto luogo in cui perdersi in una giornata da trascorrere con amici o familiari.
Ci spostiamo ora al confine tra il Lazio e l’Abruzzo, così da trovare la Forca d’Acero, una zona particolarmente rinomata per lo spettacolo offerto dal naturale foliage estivo.
Parliamo di un valico appenninico che, nel concreto, collega i due comuni di San Donato Val di Comino e Opi.
Qui, nel passato, si sono svolte numerose battaglie tra i briganti e i piemontesi, in un luogo che oggi è invece considerato uno dei più suggestivi di tutta l’Italia per il suo paesaggio autunnale.
La Forca d’Acero è protetta dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e si attesta come l’habitat naturale per garantire la sopravvivenza di varie specie animali, come il lupo appenninico e l’orso bruno marsicano.
Se siete amanti delle camminate, non potete che apprezzare i numerosi sentieri che si intersecano in quest’area, impreziosita dalla presenza dei boschi che circondano il Pianoro di Campo Lungo e della secolare faggeta che si sviluppa nei pressi del Monte Tranquillo.
Altro luogo iconico del Lazio è il Monte Terminillo, considerato dagli abitanti di questa area geografica come “la montagna di Roma” per eccellenza.
Dall’alto dei suoi 2.217 metri di altezza, si presenta come la vetta più alta nella regione del Reatino, nonché il luogo in cui gli antichi Romani erano soliti intraprendere le proprie battute di caccia, condurre il bestiame al pascolo e raccogliere la legna per l’inverno.
Oggi il Terminillo è invece il territorio in cui i romani amano trascorrere le proprie giornate nel weekend, desiderosi di riscoprire la natura e di allontanarsi dallo smog e dalla confusione tipici della capitale.
Durante il periodo autunnale i boschi del Terminillo si colorano di sfumature di rosso e arancione, creando un suggestivo contrasto con il grigio delle rocce che compongono la mantagna.
Se siete alla ricerca di un luogo in cui fare un po’ di trekking in compagnia del solo suono della natura, allora questo luogo fa proprio al caso vostro.
Scendendo nella zona più a sud del Lazio, troviamo i Monti Aurunci, un gruppo montuoso che regala una magnifica vista sul Mar Tirreno.
Da qui potrete osservare la Riviera di Ulisse, il Golfo di Napoli, il Promontorio del Circeo e anche Terracina.
Se ciò che volete ammirare è il foliage, vi consigliamo di visitare Canale e Monte Faggeto, forse le zone migliori in cui catturare la magia dell’autunno.
La faggeta di Canale offre infatti la possibilità di immergersi in un ambiente da favola, dove gli alberi diventeranno i vostri migliori amici e vi proteggeranno con i loro rami intrecciati.
Presso il Monte Faggeto è invece possibile godere di un ambiente ancora più vario, con aceri, faggi e carpini a creare un tappeto variopinto di foglie autunnali.
Ultimo luogo che vi vogliamo consigliare sono i Monti Simbruini, dove potete trascorrere ore e ore a camminare tra faggete infinite e pianori carsici.
Questo angolo di paradiso di trova a pochi chilometri di distanza da Roma e qui potete trovare alcuni punti di osservazioni privilegiati se amate il foliage.
Ci riferiamo in particolar modo alle faggete secolari di Monte Autore e Camposecco, dove i più fortunati potranno ascoltare il bramito dei cervi, mentre ammireranno la caduta delle foglie d’autunno su uno sfondo di verdeggianti conifere.
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