Se stai pensando al regalo perfetto per un appassionato d’arte, ecco alcuni spunti letterari da non perdere
A Natale, per fare felici gli appassionati dell’arte, un libro può essere il regalo ideale per dar loro la possibilità di immergersi nel mondo affascinante della creatività visiva. Dai volumi classici che narrano le epoche d’oro dell’arte alle pubblicazioni contemporanee che esplorano le tendenze più recenti, i libri di arte offrono un viaggio senza tempo attraverso capolavori e storie affascinanti di opere e artisti. Si va dai grandi capisaldi del genere, come nel caso del volume Storia dell’arte di Ernst Gombrich, alle esplorazioni dell’arte contemporanea, come documentato da Arte oggi di Anthony Fawcett, che offre una panoramica stimolante sulle tendenze artistiche attuali. In alternativa, si può optare per un grande classico del genere, che piacerà ai puristi, che unisce immagini straordinarie e approfondimenti sulla vita degli artisti, ovvero l’intramontabile Vite degli artisti di Giorgio Vasari.
Data la vastità del mare magnum in cui potere scegliere i libri d’arte da regalare a Natale, abbiamo pensato di stilare una esigua selezione di titoli che possano soddisfare la curiosità e la passione dei più appassionati. Dagli atlanti storici ai ricordi di memorie, passando per collezioni private e affondi su tematiche di genere: con i nostri consigli potrai confezionare il regalo perfetto anche per l’intenditore d’arte più pignolo.
Collezionista d’arte contemporanea fin dagli anni Quaranta, Giuseppe Panza ha rivestito un ruolo chiave nella cultura artistica del suo tempo. Infatti, fu uno dei primi in Europa a introdurre fenomeni come la Pop Art, il Minimalismo, l’arte ambientale e l’arte concettuale. La sua minuziosa attività collezionistica che ha portato avanti con impegno negli anni Ottanta e Novanta, è stata accompagnata da una ricerca costante di contesti appropriati per esporre le opere. Parti significative della sua collezione sono state esibite e acquisite da importanti musei d’arte contemporanea come il MOCA di Los Angeles e il Guggenheim di Bilbao. Allo stesso tempo, altre opere hanno trovato spazio in architetture storiche, da palazzi barocchi a dimore settecentesche, creando un innovativo dialogo tra ambiente e arte. Questa autobiografia di Panza attraversa decenni densi di avvenimenti storici e profonde trasformazioni nella cultura artistica, dai primi incontri con la cultura americana e gli esponenti dell’Action Painting e della Pop Art agli anni di coinvolgimento con i movimenti d’avanguardia degli anni Sessanta e Settanta, fino alle più recenti interazioni con i protagonisti della scena contemporanea. Un occasione imperdibile per vedere con occhio interno il mondo dell’arte moderno e contemporaneo attraverso lo sguardo di uno dei suoi protagonisti più appassionati.
Scritte in prima persona come aneddoti sull’inizio della sua carriera, i ricordi del mercante di quadri Armand Vollard dipingono un mondo ormai perduto nella Parigi di fine Ottocento. Mentre i pittori “rifiutati” emergono sulla scena artistica, il giovane Vollard, inizialmente studente di Diritto, abbandona la toga per immergersi nelle librerie e bancarelle di strada, scoprendo stampe e disegni a buon mercato che diventano le sue prime merci di scambio. Con audacia e intuito, il mercante fa visita alla vedova di Manet, stringe legami con artisti come Renoir, Degas, Pissarro, Cézanne, Vlaminck, Derain e Picasso, e assume una posizione di rilievo nel mercato d’avanguardia esponendo opere di van Gogh e Gauguin. Vollard, con spirito intraprendente, attraversa la pittura, le stampe e i libri, diversificando il suo lavoro e quello degli artisti che lo circondano. Unendo la sua passione per la letteratura e la grafica, diventa editore di pregiati libri d’arte, illustrati dagli stessi pittori di cui si pone come moderno Mecenate, esponendoli insieme alle opere pittoriche nella sua bottega di rue Laffitte.
Pubblicato per la prima volta nel 1972, questo libro di John Berger analizza l’apparentemente semplice atto di osservare un’immagine, rivelando i complessi meccanismi socioculturali che questo gesto attiva. Berger esplora la nostra incapacità di vedere veramente in un mondo ormai saturo di messaggi visivi, discutendo delle promesse della pubblicità, delle false proiezioni di valori e riflettendo sulla vera natura delle immagini. L’autore sottolinea come l’atto di vedere influenzi la nostra percezione del mondo e come le parole, sebbene possano provare spiegare, non possano esprimere appieno la complessità del rapporto tra ciò che vediamo e ciò che percepiamo.
La Bellezza, nel corso dei secoli, ha manifestato la sua essenza in forme diverse e mutevoli. Fisica o divina, armonica nel Rinascimento, associata alla mostruosità nel Medioevo, poi trasformata in artificio e citazione nel Novecento. Data una simile complessità, Umberto Eco esplora questa evoluzione del concetto di bellezza procedendo per immagini e intrecciando storia dell’arte e estetica per tracciarne la cultura attraverso prospettive iconografiche, letterarie e filosofiche. Il suo libro, al di là del romanzo e non riconducibile a un semplice manuale, si configura come un autentico percorso nella storia dell’arte e della cultura, analizzato dal punto di vista iconografico e letterario-filosofico.
La storia dell’Arte di Ernst Gombrich è universalmente riconosciuto come il libro più celebre e apprezzato sull’argomento. Per oltre cinquant’anni, ha mantenuto il suo status di introduzione insuperata all’arte, proponendo un viaggio avvincente che va dalle pitture rupestri fini all’arte sperimentale contemporanea. Lettori di ogni età e background hanno trovato in Gombrich un maestro straordinario, capace di esprimere con cultura e spirito critico l’amore profondo per i capolavori che descrive. La sua storia dell’arte deve la sua imperitura popolarità a una scrittura chiara e immediata, unita alla narrativa esemplare dell’autore. Come sostiene lo stesso Gombrich, l’obiettivo è consentire al lettore di “affrontare, senza smarrirsi, la vasta moltitudine di nomi, periodi e stili che affollano le pagine delle opere più ambiziose”. Grazie alla profonda comprensione della psicologia delle arti visive, Gombrich presenta la storia dell’arte come “un continuo intreccio e trasformazione di tradizioni, in cui ogni opera allude al futuro e ricorda il passato”, una “catena vivente” che collega l’arte contemporanea a quella delle epoche antiche.
Nel contesto delle numerose emergenze socio-politiche, identitarie e migratorie che caratterizzano il Mediterraneo, l’Atlante dell’arte contemporanea nel Mediterraneo presenta un’analisi interdisciplinare delle ricerche artistiche legate a questa regione. Basato su una piattaforma web (www.migrazionieuropadiritto.it/atlan-te-adia/), il volume cataloga le esperienze artistiche del Mediterraneo dal 1989 a oggi. Gli autori del libro si interrogano e discutono le molteplici questioni che l’arte ha contribuito a delineare, fornendo un terreno fertile di stimoli e riflessioni.
Il volume rappresenta la costruzione di un percorso visivo in cui l’arte al femminile si configura non solo come progetto artistico, ma soprattutto come un’impronta politica, sociale e di genere. L’autrice, Paola Ugolini, ispirandosi a connessioni geografiche, temporali e stilistiche, seleziona un significativo gruppo di artiste che hanno operato in Italia dal primo Novecento. Emergono da questo studio articolazioni estetico-politiche che trasformano l’arte in un mezzo per esprimere aspirazioni sociali, urbane, ecologiche e femministe, profondamente radicali, ma spesso dimenticate. Si tratta di una narrazione di una storia dell’arte alternativa a quella tradizionalmente raccontata nei manuali scolastici, che si propone, pur con la consapevolezza della sua non esaustività, di tracciare un percorso filtrato attraverso la lente del femminismo e dell’attivismo. L’obiettivo è offrire una lettura dell’evoluzione artistica da una prospettiva non egemone, quella femminile, che possa continuare a trasmettere e attualizzare le voci di chi, per lungo tempo, è rimasto inascoltato.
L’arte in Sicilia si dipana come una storia di viaggi, paesaggi e stili originali, lasciando un’impronta indelebile nel ricco patrimonio culturale dell’isola. Sergio Troisi, rinomato critico d’arte e collaboratore dell’edizione palermitana di Repubblica, esplora questa straordinaria ricchezza nel volume Arte in Sicilia. Organizzato in tredici capitoli seguendo un ordine cronologico, il libro accompagna il lettore dalle radici dell’arte rupestre alle influenze del Novecento. La ricerca di Troisi rivela la trama di contributi provenienti sia dal Mediterraneo sia dall’Europa continentale, analizzando la distribuzione territoriale dell’arte tanto nei centri urbani lungo la costa quanto nell’entroterra siciliano.
La sezione dedicata al Novecento si apre con l’Art Nouveau di Ernesto Basile, per poi esplodere negli anni Venti un Futurismo intriso di orgoglio campanilista, guidato da figure come Pippo Rizzo, Vittorio Corona, Rosita Lojacono e Giovanni Varvaro. Tuttavia, con il passare del tempo, e ancor di più nel secondo dopoguerra, diventa quasi inevitabile per gli artisti siciliani lasciare l’isola per partecipare alle nuove correnti artistiche. Le fasi successive dell’arte siciliana sono alimentate dalle partenze e dai ritorni dei suoi talenti, da Mimì Lazzaro a Renato Guttuso, da Piero Consagra a Carla Accardi, da Bruno Caruso a Emilio Isgrò, destinati a diventare grandi protagonisti non solo della scena siciliana, ma anche della scena artistica italiana e internazionale.
Si tratta di un nuovo volume della serie “Di arte in arte”, intitolato in modo evocativo “Racconti dipinti sui muri”, curato da Franca Rizzi Martini per Neos Edizioni. Questa pubblicazione esplora 15 murales affascinanti che adornano i muri di Torino, descrivendo una varietà di stili e temi nelle storie create dagli autori e dalle autrici. Il volume mantiene il suo intento divulgativo nel presentare e raccontare le opere d’arte, in questo caso focalizzandosi sulle creazioni che si manifestano nei contesti urbani della città. Edoardo Di Mauro, direttore dell’Accademia Albertina e del Museo di Arte Urbana di Torino, introduce le opere che contribuiscono a rendere splendido Borgo Campidoglio. Gli autori, tra cui figurano Rinaldo Ambrosia, Simonetta Bernasconi, Luca Bollero, e altri, hanno dato vita a racconti che spaziano dal romantico alla fantascienza, dal noir al fantastico, creando un’esperienza di lettura ricca e variegata.
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