Giotto viene considerato il precursore del Rinascimento italiano, scopriamo le tre opere più belle e rappresentative dell’artista geniale
Giotto nacque nel 1267 a Colle di Vespignano, in provincia di Firenze, e si affermò come uno dei più grandi pittori e architetti del suo tempo, tanto da essere considerato il precursore del Rinascimento italiano. Ma cosa lo rende un genio così importante?
La prospettiva tridimensionale di Giotto
Con Giotto vediamo una grande trasformazione soprattutto dell’Arte Sacra. Infatti, prima di lui, durante il Medioevo, le rappresentazioni erano piatte e prive di profondità. Giotto introduce un importante cambiamento che ha trasformato per sempre l’Arte: la prospettiva tridimensionale.
La prospettiva è ciò che rende vive e così emozionanti le sue opere, in grado di portare l’osservatore all’interno della scena senza sforzo. Un modo di leggere e vivere le opere che vede proprio in Giotto l’inventore.
L’abilità di Giotto nel dipingere luci e ombre donando profondità all’immagine e la sua capacità di utilizzare il colore con maestria per creare un senso di realismo e profondità, hanno rivoluzionato la concezione artistica dell’epoca portando a galla tre importanti elementi: tecnica, prospettiva e realismo.
Il cerchio per Giotto
Per Giotto il cerchio era una figura perfetta. La sua simmetria lo ha reso uno degli elementi più utilizzati da Giotto nelle sue opere. Essendo un vero e proprio maestro nel rappresentare l’Arte Sacra, troviamo spesso il cerchio come aureola di santi. In più, l’artista sfruttava questa forma perfetta anche per aumentare il senso di profondità delle scene che andava a rappresentare nelle sue opere. Per Giotto il cerchio era una sorta di collegamento tra il mondo terrestre e quello celeste.
L’eredità di Giotto
L’influenza di Giotto la possiamo riscontrare in altri grandi artisti che sono venuti dopo di lui e che hanno ereditato dal genio della prospettiva, la propensione a dare profondità alle loro opere. Si tratta di artisti del calibro di Masaccio, Leonardo da Vinci e Michelangelo, che hanno a lungo studiato le opere di Giotto, assorbendo da queste la rappresentazione realistica della vita nell’arte.
Tre opere per raccontare Giotto
Ecco tre esempi delle opere e dello stile di Giotto, in cui possiamo ammirare la prospettiva tridimensionale e la resa realistica delle scene di vita legate all’Arte Sacra rivisitate dalle mani esperte dell’artista fiorentino.
Affreschi nella Cappella degli Scrovegni di Padova: un ciclo di affreschi che raccontano le storie di vita di Cristo, realizzati utilizzando proprio la prospettiva tridimensionale di cui Giotto è precursore. Ecco che le scene diventano improvvisamente reali e non più piatte. La cura per i dettagli e il realismo di ogni scena rendono quest’opera tra le più significative realizzate da Giotto.
Affreschi nella Basilica di San Francesco ad Assisi: si tratta di un altro esempio di realismo e abilità nel rappresentare la prospettiva tridimensionale attraverso luci, ombre e colori. Degli squarci di realtà tutti da ammirare e da vivere osservandoli.
Campanile di Giotto della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze: si tratta di uno degli esempi di architettura prodotti da Giotto. Si tratta di un vero e proprio capolavoro che unisce architettura e design, infatti la torre svetta imponente in una combinazione unica di marmo bianco e verde scuro, creando dei giochi di colore caratteristici.
Giotto è stato un artista a tutto tondo, spaziando dalla pittura all’architettura con maestria e genialità. L’artista infatti è riuscito a fare calare il velo che divideva Arte e realtà attraverso la prospettiva tridimensionale.